Caceres-Del Piero, la Juve stende l'Inter: 2-0, Milan a -4, TuttoSport

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mikigol
view post Posted on 25/3/2012, 22:56     +1   -1





Caceres-Del Piero, la Juve stende l'Inter: 2-0, Milan a -4



Prova di forza dei bianconeri, gli uomini di Ranieri resistono un tempo poi vengono travolti. Coreografia da brividi su Calciopoli e sui 29 scudetti






TORINO -

Un esercito vecchio, con esperienza ma senza più fiato, destinato ad essere travolto nonostante l'orgoglio da un'armata giovane, affamata e fisicamente superiore, con un talismano magico racchiuso in un numero che è, ancora, IL numero del calcio. Il colpo d'occhio di Juve-Inter è tutto qui, con i nerazzurri capaci di sfoderare 45' intensi e alla pari con gli avversari, respinti da un Buffon insuperabile. Ma poi destinati a crollare sulle gambe nella ripresa, senza più riprendersi e anzi prendendosi in un quarto d'ora due colpi letali, ad opera di un Caceres straripante, illuminato da un Pirlo regale, e poi di Del Piero, eterno e immenso e degno simbolo della vittoria della Juventus fatta di freschezza e maturità, di collettivo e lampi dei suoi fuoriclasse. Il trionfo di una Juve imbattuta da inizio stagione (29 in campionato e 4 in Coppa Italia, nonostante la stizza di Galliani) ha le immagini di un Conte commosso a fine partita, di un Chiellini moloch gigantesco, di un Marchisio futuro capitano e di un Agnelli presente e sorridente in tribuna, al contrario di Moratti ancora una volta assente allo spettacolo dello Juventus Stadium. Il vecchio lascia il posto al nuovo, in un passaggio di consegne non certo amichevole ma sottolineato a dovere dallo spettacolo offerto al calcio d'inizio.

COREOGRAFIA DA BRIVIDI -

La coreografia, come annunciato, è da brividi: "Ciò che è nostro è stato in campo sudato... Ciò che è vostro è stato in aula assegnato. In B non sei mai stato perchè la prescrizione ti ha salvato" è il doppio enorme striscione che campeggia in curva Sud, con un enorme tricolore affiancato dai numeri dei due scudetti della discordia mentre gli altri pendono dalla balconata del secondo anello: appena fuori dal rettangolo di gioco, calciopoli resta sempre l'abisso che segna l'enorme rivalità tra le due squadre. Conte recupera Barzagli e gli riconsegna le chiavi della difesa, in attacco c'è Matri. Ranieri si blinda nel suo 4-4-2 preferendo Forlan a Pazzini e piazzando Poli a uomo su Pirlo. Guarin, alla prima convocazione, si siede in panchina. Il match è subito caldissimo, la Juve spinge a destra con Caceres e Pepe e al 4' ha la prima occasione con l'esterno che crossa senza trovare Matri. La tattica dell'Inter, ordinata e ben messa in campo, è contenere e ripartire e un errore di Vucinic al 14' regala la chance del vantaggio: Milito, servito da Maicon, si fa però ipnotizzare da Buffon e Barzagli chiude la ribattuta all'argentino spazzando in angolo. Primi scambi di colpi.

JUVE, AUTOSTRADA A DESTRA. INTER SOFFERENTE MA VELENOSA

- Con Maicon che controlla bene Vucinic, la chiave per i bianconeri è la fascia destra e infatti proprio da quella parte arriva un'opportunità d'oro per sbloccare la partita, al 17': Caceres trova un'autostrada, decide il cross e Matri di testa spara centrale su un attento Julio Cesar, mentre Agnelli sbatte i pugni in tribuna. Momento favorevole alla Juve, Vidal ci prova dalla distanza e ancora Matri al 25' ha sul destro il tiro dell'1-0 dopo un delizioso velo di Vucinic: palla altissima dall'altezza del dischetto. I nerazzurri sembrano un pugile stanco e chiuso in difesa, che cerca di non prenderne troppe da un giovane, esuberante avversario: Marchisio ne è l'esempio, strappa palla a Obi sulla sua trequarti e si fa 40 metri palla al piede trascinato dal boato dello stadio. Ancora Juve, ancora a un soffio dal gol: a destra Nagatomo è travolto, cross che Caceres accarezza con la spalla e che Vucinic in seconda battuta non raggiunge per pochi centimetri. Ma ancora è tutto fermo, l'Inter ha contenuto la sfuriata e torna al centro del ring verde, facendosi vivo dalle parti dell'area avversaria con un colpo di testa di Forlan. Con l'ondata bianconera infrantasi senza ferire è il turno degli uomini di Ranieri crederci e provarci, sbattendo contro un Buffon insuperabile: provvidenziale su Milito, sicuro sulla fucilata di Obi da 40 metri, attento sulla castagna al volo di Stankovic, il portiere bianconero respinge ogni assalto nel momento più bello e travolgente dell'Inter, che chiude il primo tempo, tra i migliori dei nerazzurri in tutta la stagione.

CACERES-DEL PIERO, GLI AMMAZZA GRANDI -

Si riparte, la Juve riprende subito in mano il gioco e dopo sei minuti ha una palla d'oro con Pepe che si ritrova lanciato verso la porta da un'incomprensione Lucio-Samuel: l'ala, invece di attendere l'arrivo di Matri liberissimo, spreca calciando fuori. Conte decide che è il momento di cambiare pelle alla Juventus: fuori Pepe e Matri, dentro Del Piero e Bonucci, si passa al 3-5-2 con Caceres che sale a centrocampo e il numero 10 con Vucinic a fare coppia davanti, è la mossa vincente, con l'Inter alle corde che capitola al 12': calcio d'angolo di Pirlo, Caceres è completamente solo in area e di testa l'uruguaiano non sbaglia. Terzo centro per lui, stoccatore delle grandi occasioni, primo in campionato dopo la doppietta al Milan in Coppa Italia: è un cazzotto che manda al tappeto l'avversario che prova a rialzarsi boccheggiante, con le forze fresche di Faraoni e Pazzini, dentro per Poli e Obi. Ma Ranieri così concede spazio per il colpo di grazia dei bianconeri, togliendo i due polmoni su cui si reggeva la fragile struttura nerazzurra. E se al 25' Vucinic si divora il 2-0 per ciabattare un pallone solo davanti a Julio Cesar, un minuto dopo Del Piero non ha pietà e piazza la stoccata vincente in diagonale, finalizzando l'assist di Vidal. Anche per il numero 10 è il primo centro in campionato, dopo quelli pesantissimi in Coppa con Roma prima e Milan poi: firme d'autore sui successi più importanti di questa entusiasmante stagione bianconera. Il finale è un assalto, con l'Inter sciolta e allo sbando: Maicon evita un passivo da scoppola salvando sulla linea il colpo a botta sicura di Quagliarella (dentro per Vucinic) su servizio di Chiellini, Julio Cesar si supera sul colpo di testa ancora di Chiellini a 5' dal termine e respinge nel finale ancora la voglia di gol del bomber di Castellammare. Finisce nel tripudio bianconero, con la prova di forza della Juve che si sbarazza di un'Inter ormai destinata alla rifondazione, lontana in classifica in un malinconico ottavo posto, e risponde al tentativo di fuga del Milan: restano 4 punti di differenza e nove giornate al termine, può ancora succedere di tutto.
 
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