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| Novanta e passa minuti di assedio senza riuscire ad ipotecare una qualificazione ai quarti di finale di Champions League che andra' difesa con le unghie e con i denti nell'inferno di Nicosia. Il Lione batte l'Apoel allo Stade de Gerland, nell'andata degli ottavi, ma lo fa con il minimo scarto: finisce 1-0, grazie ad un bel gol di Lacazette, complice una leggera ma decisiva deviazione di Paulo Jorge. LA PARTITA - Nono ottavo di finale consecutivo per il Lione, prima assoluta per l'Apoel Nicosia che, dopo l'impresa nel girone, si presenta in Francia con il chiaro intento di non prenderle. Barricata ad oltranza, con il povero Ailton la' davanti a sperare di poter giocare qualche pallone. Cosa che non accadra' praticamente mai. Il Lione, infarcito di talento (Ederson, Bastos e Lacazette a supportare Lisandro Lopez), prende da subito in mano le operazioni, ma cozza contro le parate di un ottimo Chiotis. La' dove non arriva la bravuta del portiere, ci pensa l'imprecisione degli avanti di Garde a tenere a galla i ciprioti. Ad aprire una crepa nel muro eretto dagli ospiti ci pensa Lacazette, talentino francese di venti anni che tutte le big d'Europa dovranno tenere d'occhio: il suo destro, leggermente deviato da Paulo Jorge, rompe l'equilibrio al 58'. La strategia dell'Apoel non cambia minimamente. Il muro resta su e il Lione, che nel finale rischia anche la beffa sul bolide di Manduca alzato in corner da Lloris, sara' costretto a difendere il "misero" gol di vantaggio conquistato stasera nell'inferno di Nicosia.
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