Batterli non è un obbligo, provarci un dovere: il Napoli ci crede, Alla ricerca della vittoria perduta: gli azzurri tentano un'altra impresa

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IlprincipinoMarchisio
view post Posted on 4/2/2012, 14:51     +1   -1




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"Andremo lì a fare una grandissima prestazione": può essere sintetizzata in queste parole di Hugo Campagnaro la voglia che ha il Napoli di riprendere la marcia in campionato. Undici punti da quel terzo posto che significa Felicità sono tanti, forse troppi. Come tante, però, sono le partite che restano ancora da giocare di qui alla fine della stagione. San Siro, un campo ostico dove gli azzurri hanno raccolto solo undici vittorie in sessantatre confronti e un avversario in lotta per lo scudetto; partita già scritta? Si, no, forse.

LINEA SOTTILE - Perchè a volte la differenza tra una vittoria e una sconfitta è una linea sottilissima tracciata dal destino; quello stesso destino ad esempio, che nello scorso campionato consentì al Napoli di vincere la partita interna con il Lecce: salvataggio di Grava sulla linea, capovolgimento di fronte ed eurogol di Cavani. Centoventi secondi che cambiarono la storia di una partita e chissà, di una stagione; da sconfitta, a vittoria. Quest'anno sembra accadere esattamente il contrario. Senza voler addurre giustificazioni ad una squadra che sta palesando, purtroppo, alcuni limiti, è pacifico dire che la buona stella non brilla più sugli azzurri. Il palo di Cavani e il gol annullato - ingiustamente, giova ricordarlo - a Pandev nel finale della gara con il Cesena, sono chiari segnali. Cosa fare allora? Occorre raddrizzare il timone, riposizionare le vele e gettare un occhio alla bussola. Puntarla verso il desiderio più grande, che in questo momento è, deve essere, quello di espugnare San Siro: anche se sono giorni duri, anche se la sorte è avversa; il Napoli deve volgere il fato ai suoi interessi.

VINCERE PER VINCERE ANCORA - Beninteso: vincere domani non è un obbligo per gli azzurri, che, a questo punto, non devono giocare sotto il peso di una scure pendente sulle loro teste. L'unico dovere, al Meazza, sarà quello di provarci. Non fosse altro che per riabituarsi al sapore dolce della vittoria, in vista degli impegni che vedranno Lavezzi e compagni giocarsi nell'arco di un mese obiettivi importantissimi come la Coppa Italia e il passaggio del turno in Champions League. Perchè se una cosa è vera nel calcio, dove uno più uno spesso non fa due, è che vincere aiuta a vincere. E il Napoli deve ricominciare a farlo. Magari da domani. Con la carica di chi sa che, ormai, non c'è più molto da perdere.
 
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