Top e Flop 2011, il calcio internazionale

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Vucinicfaccisognare
view post Posted on 1/1/2012, 18:08     +1   -1




TOP
1. BARCELLONA
La squadra di Guardiola ha stabilito un nuovo standard calcistico, tanto che è difficile trovare un nome per iniziare questa classifica. Messi? Guardiola? Xavi? È il collettivo catalano che nel suo complesso merita il primo posto, per come riesce a dimostrarsi imbattibile contro qualsiasi avversario. Un'altra Champions League, un'altra Liga, un altro Mondiale per Club, successi che appaiono quasi scontati, pronosticabili: perché il Barça non è solamente la classica "favoritissima", è una favoritissima che vince sempre.
2. ROBIN VAN PERSIE
Il fuoriclasse olandese dell'Arsenal non ha vinto nulla con i Gunners quest'anno, ma è stato capace di realizzare la bellezza di 35 gol in Premier League nell'anno solare (48 in tutte le competizioni), sfiorando il record realizzato da Alan Shearer nel 1995 (36). Una dimostrazione del fatto che il mancino di Rotterdam, se riesce a tenersi lontano dagli infortuni, è veramente uno degli attaccanti più letali del mondo.
3. MARIO GÖTZE
Il miglior teenager del momento, senza alcun dubbio. Il trequartista del Borussia Dortmund è letteralmente esploso nel corso del 2010, trascinando i gialloneri di Klopp al titolo tedesco dopo 9 anni d'attesa. Fantasista moderno, che unisce a una grande visione di gioco anche un'ottima dose di agonismo: i suoi piedi sopraffini e il suo intuito, in ogni caso, fanno davvero la differenza. Ne sa qualcosa il Brasile, vittima di Götze in occasione del primo gol internazionale del 19enne tedesco.
4. SIR ALEX FERGUSON
Puoi togliergli Cristiano Ronaldo e Tevez, puoi lasciarlo con un Rooney altalenante e una difesa sempre più in difficoltà a causa dei continui infortuni, ma Sir Alex Ferguson riuscirà sempre a fare di necessità virtù. Il manager scozzese del Manchester United ha tagliato il traguardo dei 25 anni sulla panchina dell'Old Trafford da campione d'Inghilterra, dopo aver raggiunto anche la finale di Champions con una squadra sicuramente competitiva, ma non certo paragonabile agli United schiaccia sassi del 1999 e del 2008. Peccato solo che la favola sia stata rovinata dall'ultima, clamorosa eliminazione europea.
5. GIOVANNI TRAPATTONI
Non finisce di stupire il Trap, che fa notizia non solo con le sue conferenze stampa uniche nel loro genere, ma soprattutto grazie ai risultati straordinari che ottiene. A 72 anni l'allenatore italiano ha guidato l'Irlanda alla qualificazione a Euro 2012, regalando ai tifosi dei "Boys in Green" un traguardo fantastico dopo la beffa mondiale targata Henry. Il "Made in Italy", quello genuino, è sempre di moda.
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FLOP
1. FERNANDO TORRES
Abramovich ha messo sul piatto 50 milioni di sterline (58,5 milioni di euro) per portarlo via da Liverpool e vestirlo di blu, ma al Chelsea "El Niño" finora ha deluso profondamente: 27 presenze e solamente 3 gol in Premier, 5 reti in 37 gare in tutte le competizioni. Numeri che evidenziano il vortice di pessimismo in cui è intrappolato il centravanti spagnolo, i cui errori sotto porta a volte sono stati veramente surreali ripensando al killer spietato dell'area di rigore che esaltava la Kop.
2. CARLOS TEVEZ
Doveva essere l'uomo decisivo per il sorpasso nei confronti dei cugini del Manchester United e invece l'avventura dell'Apache al City è già finita. Il litigio con Roberto Mancini a seguito del rifiuto dell'argentino di giocare l'ultimo spezzone di gara contro il Bayern è ormai celebre, a dimostrazione del fatto che per vincere non basta il talento, ma serve anche la testa. Da "Welcome to Manchester" a "Bye bye Manchester" il passo è stato decisamente breve.
3. KAKÀ
Alcuni lampi della sua "vecchia" classe non bastano: il Kakà del Real Madrid è lontano parente del fuoriclasse che trascinava da solo il Milan e che vinceva qualsiasi alloro personale solo 4 anni fa. Tanti infortuni, pochi gol e un posto in squadra ancora tutto da conquistare: l'avventura di kakà in Spagna rimane ricca di ostacoli e ormai è difficile dire se il brasiliano riuscirà mai a tornare il giocatore di un tempo, nonostante l'anagrafe non lo condanni ancora (ha 29 anni).
4. STEVEN GERRARD
Suo malgrado, è stato l'anno più complicato nella carriera del capitano del Liverpool, che almeno si è preso la briga di chiudere il 2011 nel migliore dei modi ritrovando il gol ad Anfield contro il Newcastle (primo centro stagionale). I Reds hanno bisogno di lui per tornare ad essere una squadra competitiva per la "Top Four" inglese, ma nell'ultimo anno "Stevie-G" ha passato molto più tempo in infermeria che sul campo.
5. LOUIS VAN GAAL
Dopo i successi del 2010 sulla panchina del Bayern, Van Gaal ha vissuto un incubo nel corso della sua seconda stagione in Baviera, terminata prematuramente. L'allenatore olandese ha spaccato lo spogliatoio della squadra cedendo Van Bommel e litigando a più riprese con Ribery. Ad aprile la sua avventura all'Allianz Arena si è conclusa e a quanto pare Van Gaal ora vorrebbe sedersi sulla panchina di una nazionale dopo Euro 2012. Troverà un posto facilmente?
 
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