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| Roger Federer suona la quinta. L'ex numero 1 del mondo torna a vincere un trofeo dopo quasi un anno di "fame". L'ultimo successo elvetico, infatti, risale a inizio anno quando l'elvetico sconfiisse in Qatar in finale il russo NIkolay Davydenko. Dopo quasi dieci mesi Federer torna a vincere e lo fa nella sua Basilea, davanti al proprio pubblico che non ha mancato di incitarlo per tutta la durata del match, match che si aggiudica anche piuttosto rapidamente, battendo per 6-1, 6-3 in un'ora e 12 minuti di gioco il giapponese Kei Nishikori: un successo che gli consente di imporsi per la quinta volta nel suo "giardino".
Il pentacampione di Basilea approfitta di un Nishikori forse un po' scarico e spompato a livello fisico e psicologico dopo l'impresa di sabato contro Djokovic, ma è anche vero che oggi in campo la sua superiorità era più che mai evidente. A partire da un primo set praticamente perfetto, nel quale concede appena un game al malcapitato avversario. Più equilibrato il secondo parziale che vede il numero 1 nipponico salire di livello, approfittando anche di un piccolo calo di Federer. Ma nulla riesce a scalfire la calma e la sicurezza dell'elvetico che sul 3-2 strappa il servizio all'avversario e non lo restituirà più. Decisivo il sesto game per ild estino di Nishikori che prova, comunque a rimanere in partita, procurandosi l'unica palla break del match proprio quando Roger sta servendo per il match. Ma l'il numero 4 del mondo scaccia la sindrome del braccino e alla fine piazza il punto decisivo che gli vale il 6-3 finale oltre che la quinta consacrazione in uno dei tornei da lui più amati.
Complimenti a Nishikori, capace di conquistare la terza finale in carriera dopo Houston 2008 e Delray Beach quest'anno. Deve ancora lavorare il giapponese, ma può comunque essere soddisfatto del suo torneo dove si è concesso il lusso di elimare il numero 1 del mondo e di essere il secondo giocatore quest'anno a riuscirci, secondo proprio dopo Federer. Ma il giovane talento asiatico deve anche essere soddisfatto per la stagione giocata, che lo vede finire nella top 30 dove festeggia anche il proprio best ranking. Contro il Federer di oggi c'era davvero poco da fare. Perfetto con il diritto, incisivo al servizio che lo vede piazzare 5 ace e conquistare l'88% dei punti con la prima e il 79% con la seconda. Con un Djokovic lontano parente del cannibale visto durante l'anno, un Nadal a mezzo servizio e l'incognita Murray, il protagonista di questo finale di stagione è tornato Fed-Express.
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