Un pensiero per Marco, ma anche per Vale e Paolo

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Vucinicfaccisognare
view post Posted on 24/10/2011, 17:04     +1   -1




La tragedia della scomparsa di Marco Simoncelli ha toccato nel profondo tutta la nostra redazione. Abbiamo visto l'incidente in tv e ci siamo resi conto subito che la situazione era drammatica. Quando le telecamere non inquadrano, non è mai un buon segno.

Quando alla fine è arrivato l'annuncio, non mi vergogno ad ammettere che piangevo. Sic mi piaceva tanto, mi faceva ridere e la sua guida rude e un po' scomposta, quella di chi è troppo alto per una moto così, era assolutamente inconfondibile e per certi versi emozionante. L'ultima bagarre con Dovizioso a Phillip Island, per esempio, era stata bellissima.

Perciò è con dolore che penso alla fidanzata Kate disperata in pista e a papà Paolo che si agitava come un leone in gabbia in attesa di notizie che - purtroppo - sono state le peggiori possibili.

E penso anche allo stesso Marco, sperando che nel momento cruciale non si sia accorto di nulla e il suo ultimo pensiero non sia stato di paura, ma un pensiero positivo come l'ultimo messaggio che aveva lasciato in un video dalla sua camera d'albergo qualche giorno fa.

Mai pronostico fu più sbagliato e pensare che una giovane vita possa spezzarsi così presto è veramente difficile da accettare. Purtroppo però è così e, sentite tutte le testimonianze e viste e riviste le immagini sono convinta che questo orrore sia stato figlio di una perfida fatalità, che ha portato via Sic alla sua famiglia, ai suoi colleghi, ai tifosi e a tutti gli italiani. Resto sempre dell'idea, forse un po' cinica, che certe tragedie sono per chi resta e non per chi se ne va.

Il mio pensiero però va oltre, a un'altra persona coinvolta direttamente da questo dolore e forse più devastata degli altri. Sto parlando di Valentino Rossi.

Per una volta mi piacerebbe che tutti mettessero da parte il proprio tifo e che si concentrassero su un aspetto secondario, ma importantissimo della vicenda: Valentino era lì nel momento in cui a Marco è stato dato il colpo di grazia.

Vorrei che tutti si dimenticassero di chi è Vale (polemiche, sbruffonate, evasione fiscale) e ricordassero semplicemente che Rossi è un uomo. E che era un grande amico di Simoncelli.

Inquadrato dalle telecamere a lungo, non smetteva di raccontare la dinamica dell'incidente che ha poi lasciato il segno di una ruota sul collo dello sfortunato Sic (di Edwards o di Rossi? Ancora non si sa). E quando cominciavano ad arrivare le brutte notizie, Rossi era in lacrime, devastato.

Vale ha perso un amico e, quel che è peggio, ha avuto un ruolo involontario nella sua morte. Non poteva farci niente, non poteva evitarlo eppure è successo. E sicuramente il rimorso e il senso di colpa avranno voglia di farsi strada nei sentimenti di Rossi.

Ricordo De Angelis quant'era provato dopo la morte di Tomizawa. Anche il sammarinese era stato artefice incolpevole di una morte prematura. Sapeva che il dolo non c'era, eppure stava malissimo.

In questo momento, quindi, penso a Sic, a quanto sarebbe stato bello ascoltare ancora le sue guasconate, e penso ai suoi cari, segnati dal dolore. Il mio pensiero più affettuoso, però, va proprio a Valentino Rossi, che ora dovrà affrontare fantasmi difficili da scacciare.

E un pensiero voglio rivolgerlo anche al collega Paolo Beltramo. Era lui stesso un amico personale di Sic (avevano scritto un libro insieme) ed era in apprensione tanto quanto papà Simoncelli, era lì che si aggirava nei dintorni della clinica mobile rischiando di litigare anche con gli organizzatori in attesa di conoscere le novità. Ed è stato lui, con la voce rotta, a dare l'annuncio della morte del suo amico, prima che arrivasse il comunicato in inglese. E dopo, sempre con la voce rotta e con le lacrime agli occhi, ha continuato il proprio lavoro andando a raccogliere le interviste nel paddock. Mi ha commosso la sua professionalità e sono rimasta colpita dalla sua abnegazione. Non è da tutti un comportamento del genere.

Dunque, nella più banale delle chiusure, non riesco a fare altro che mandare un abbraccio a Marco, sperando che riposi in pace, e alla sua famiglia, ma mi sento in dovere - per quel che serve - di mandare tutto il mio sostegno anche a Vale e Paolo, nella speranza che si riprendano presto da un dramma difficile da superare.
 
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