Il romagnolo nel 2012 dovrebbe rinunciare al suo gruppo e passare coi tecnici di Dovizioso: così il rinnovo si complica
Si torna negli Stati Uniti, 5 settimane dopo Laguna Seca, in un calendario decisamente bizzarro, visto che in mezzo ci sono state le vacanze e le moto che hanno volato da una parte all'altra dell'oceano: tanto per ridurre i costi. Riprende la lotta Stoner-Lorenzo - la MotoGP per la differenza di fuso orario (-6 ore) prevede la gara alle 20 italiane, mentre prima si correranno 125 alle 17, e Moto2 alle 18,15 -, ma riprendono anche le discussioni per il 2012 dei nostri due piloti più in forma, Andrea Dovizioso, 3° in campionato, e Marco Simoncelli, che a Brno è finalmente riuscito a centrare il primo podio.
ATTESA — La situazione più ingarbugliata è proprio quella del pilota di Coriano. Perché il manager di Dovizioso, Simone Battistella, si prende tempo. "A Brno non abbiamo avuto incontri diretti con la Honda - dice - perché ci hanno detto che in questo momento è prioritaria la situazione di Simoncelli. Ma non per questo non abbiamo iniziato a parlare con altre Case, così come abbiamo dato eventualmente la disponibilità alla Honda di poter aiutare il team che hanno designato (quello di Lucio Cecchinello, n.d.r.) per poter reperire dei possibili sponsor. Vedremo, anche perché credo che il mercato si sia mosso un po' in anticipo rispetto al passato".
FRENO — La situazione di Simoncelli, però, non sembra viaggiare su un tappeto rosso. Durante i test post-Brno, il vicepresidente della Hrc Shuhei Nakamoto aveva detto che nel colloquio domenicale non si era toccato l'argomento economico, fermandosi all'esame della situazione generale, finanziariamente molto pesante per la Honda dopo il terremoto. Invece la trattativa sembra - sono solo sussurri, ovviamente - bloccata da clausole che difficilmente Marco potrebbe accettare.
CAMBIO — Col ridimensionamento della squadra ufficiale, da tre a due piloti, pare infatti che la Hrc voglia ricollocare gli uomini di Ramon Aurin, che attualmente seguono Dovizioso, ma che per anni sono stati nella squadra ufficiale e che adesso la Honda sente il dovere di salvare in qualche modo, dirottandoli al Team Gresini, dove Simoncelli è destinato. Ma qui subentrano due tipi di problemi. Da una parte c'è l'ex iridato della 125 che non vuole lasciare a piedi i suoi uomini (che significano famiglie...) per i quali sente la responsabilità. Dall'altra c'è lo stesso Marco che gli uomini guidati da Aligi Deganello li ha pretesi nel 2010, portandoseli dietro dalla 250. Un gruppo di tecnici che non aveva nessuna esperienza con MotoGP e con i 4 tempi. Anche loro come Marco hanno faticato, si sono impegnati e alla fine hanno trovato il bandolo della matassa. Adesso dovrebbero essere sacrificati in nome della ragion di Stato. Conoscendo un po' Simoncelli, sui soldi si può trovare un accordo, su questo proprio no.
