Marijuana e truffe milionarie I guai di tre ex giocatori Nba

« Older   Newer »
  Share  
FuriaCeca_Pinturicchio
view post Posted on 2/8/2011, 10:03     +1   -1




Problemi con la cannabis per Samaki Walker e Rodney White, che ha giocato a Pesaro nel 2007. Jay Vincent, ex compagno di Magic e in Italia per 4 anni, andrà in carcere per truffa


white40--473x264



Uno ha tentato di mangiare una bustina di marijuana durante un controllo. Un altro addirittura gestiva una piantagione. E un terzo ha frodato almeno 20mila persone. Sono i guai con la legge di tre ex giocatori Nba, due dei quali con un passato anche in Italia.

IL CONTROLLO — L'ultima storia in ordine di tempo riguarda Samaki Walker, 35enne veterano di 445 parite Nba (con Dallas, San Antonio, Lakers, Miami, Washington e Indiana), scelta numero 9 al draft Nba 1996, chiamato prima di gente come Kobe Bryant, Steve Nash, Zydrunas Ilgauskas e Derek Fisher. Walker, oggi 35enne, gioca ancora in Siria con l'Al-Jalaa Aleppo, ma in Arizona è incappato in seri guai con la legge. La sua Mercedes del 2002 viene fermata a un normale controllo stradale a Kingman, Arizona, 160 chilometri a sud est di Las Vegas. Ma appena gli agenti si avvicinano, l'ex giocatore prova a inghiottire i 10 grammi di marijuana che ha in macchina, assieme ad alcune medicine per cui ha una regolare ricetta medica e otto bottiglie di steroidi liquidi. Gli agenti lo fermano e Walker cambia atteggiamento: "E' stato molto collaboratio quando lo abbiamo interrogato nella prigione della contea di Mohave - ha raccontato il sergente Jamie Clark -. Ci ha spiegato che le 8 bottigliette (legali in Siria, non in Arizona, n.d.r.) gli servivano per migliorare le proprie prestazioni sul parquet". Ma quella marijuana mangiata per sfuggire ai controlli resta una macchia pesante.


IL COLTIVATORE — Con la marijuana Rodney White ha un rapporto ancora più complicato. 31 anni, prodotto di Charlotte, 9ª scelta al draft Nba 2001 e 218 partite nella lega più famosa del mondo, andrà a processo per aver gestito quello che, secondo gli investigatori del North Carolina che gli hanno messo le manette ai polsi, era un sistema di coltivazione di marijuana. White, che nel 2006-07 ha giocato metà stagione in Legadue con Pesaro contribuendo alla promozione in Serie A, nel 2009 aveva comprato due anni fa un terreno a Hiddenite, 30 migla a nord ovest di Charlotte, per trasformalo ufficialmente in un bike park per i bambini poveri della zona. Il parco non è mai stato completato, ma nel sottosuolo era stato allestito un bunker da cui gli investigatori hanno portato via 62 piantine di marijuana, alcune delle quali alte anche 120 centimetri. White, che già in passato aveva avuto problemi con la legge per traffico di droga, è stato arrestato e rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 5mila dollari. Ora lo aspetta un processo.

IL TRUFFATORE — Jay Vincent nel 1979 giocava a Michigan State e vinceva il titolo Ncaa con gli Spartans, nella prima vera sfida della rivalità che ha segnato il basket degli anni Ottanta: quella tra il suo compagno di squadra Magic Johnson e Larry Bird. 32 anni dopo, l'oggi 52enne veterano di 552 partite Nba (con tanto di 21,4 punti di media nell'anno da matricola a Dallas) è finito in carcere per truffa. E in prigione dovrebbe rimanerci a lungo, visto che il governo lo ha definito "un pericolo pubblico". L'anno scorso si era dichiarato colpevole di aver frodato oltre 20mila persone (mettendo insieme più di 2 milioni di dollari), facendo pagare finti corsi per diventare ispettore edile. Ma in attesa della sentenza (il prossimo 2 settembre) Vincent, che in Italia ha giocato dal 1990 al 1994, con Milano, Livorno e Torino in Serie A (99 presenze) e Udine in A2 (6 partite), non ha perso il vizietto e si è rimesso in pista. Creando una squadra di basket inesistente e cercando attraverso pubblicità sui giornali (pagate con assegni falsi) giocatori pronti a pagare anche 85 dollari per un provino. Vincent è stato scoperto quando ha chiesto a un uomo che aveva superato la selezione, 275 dollari per aspettare il contratto. Il giocatore si è insospettito e non ha pagato, dando il via alle indagini. E per Vincent sono arrivate le manette. E si sono aperte le porte del carcere
 
Top
0 replies since 2/8/2011, 10:03   14 views
  Share