Ciao gigante Yao Ming Ponte fra due mondi, Si ritira a soli 30 anni il più alto giocatore Nba: 229 cm. Grazie a lui la Cina è il mercato più ricco dopo gli Usa: in 30 milioni guardano i pro in tv

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FuriaCeca_Pinturicchio
view post Posted on 21/7/2011, 10:11     +1   -1




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"La mia carriera sportiva è ufficialmente finita. Ringrazio tutti, la mia famiglia, i miei allenatori, i compagni in Cina e a Houston, gli avversari. Grazie Shaq per avermi fatto diventare un giocatore migliore. Sarò sempre con voi": Yao Ming, il più alto giocatore Nba 2 metri e 29, l'atleta cinese più ricco e popolare di sempre si è ritirato ieri, prima di compiere 31 anni, dopo 5 fratture alle gambe in 5 anni. Troppe. L'ultima, quella definitiva, nel novembre del 2010. Idolatrato nel suo Paese, Yao sarà probabilmente ricordato nel mondo come un grande giocatore, uno dei più forti ma non un mito. I suoi Houston Rockets non si sono mai avvicinati al titolo, la Cina non è salita oltre l'ottavo posto neppure all'Olimpiade di Pechino. Ma il basket dopo di lui non sarà mai più come prima.

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EROE A HOUSTON — Guardie Rosse Yao, nato a Shangai da due giocatori di basket convinti a sposarsi proprio per dare alla luce un superatleta per la gloria del loro Paese la mamma, Fang Fengdi era Guardia Rossa durante la Rivoluzione Culturale maoista è stato la prima icona dell'avvenuta trasformazione capitalistica della Repubblica Popolare. Quando inizia a giocare, il basket in Cina è già popolarissimo: oltre cento milioni di praticanti. Ma è un altro sport: spesso non si contano i punti individuali, considerati come le statistiche un tradimento dello spirito di un gioco di squadra. Yao non è il primo cinese nella Nba, ma Wang Zhizhi quasi scappa per accettare il contratto professionistico negli Usa e quando, per questo, rifiuta la convocazione in Nazionale viene trattato da traditore della Patria.

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Grazie Shaq per avermi fatto diventare un giocatore migliore. Sarò sempre con voi.
Per davvero. Quando Yao Ming viene chiamato da Houston al n.1 assoluto delle scelte 2002, primo non americano con questo onore, c'è ancora il rischio che le autorità cinesi non lo lasciano giocare negli Stati Uniti. Rice l'o.k dopo lunghe e estenuanti trattative, anche sui soldi che in parte vanno allo Stato: non parla l'inglese, per tre anni è affiancato sempre da un traduttore. Per gli americani, Yao è una scoperta e uno spot per il suo popolo. E' gentile, educato, timido, ma spiritoso e arguto anche se si schermisce appena fa una battuta. Accetta le critiche con un sorriso. Soprattutto, in campo usa i centimetri e i 140 chili da giocatore vero, leale ma duro. E il basket in Cina diventa un fenomeno commerciale straordinario.

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MERCATO — Oggi è il secondo mercato della Nba dopo gli Stati Uniti. Quando nel 2007, c'è il primo "derby" tra Yao Ming e il talentuoso Yi Yianlian quasi 200 milioni di cinesi guardano la partita alla televisione. Trenta sono i telespettatori settimanali delle gare Nba. Yao apre le porte dell'Impero prima alla Nike poi alla Reebok, alla Coca Cola e alla Pepsi, a McDonalds e alla Apple. Per 6 anni di fila Forbes lo incorona la celebrità più ricca della Cina. Nel 2010 i suoi guadagni sono calcolati in 36 milioni dei quali "solo" 17.7 dallo stipendio dei Rockets. Kobe, LeBron, Wade non possono esimersi da tour annuali in Cina pretesi dal loro sponsor. Ieri 4 ore di diretta televisiva e Shangai ferma davanti ai televisori per il doloroso annuncio. Dice David Stern, commisioner Nba: "Yao è il testimone della globalizzazione del nostro sport e un ponte straordinario tra Usa e Cina". Meno formale Shaquille O'Neal: "Mi mancherai fratello. Ora potremo andare in vacanza. Io e te".
 
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