L’Inter ci riprova: vuole inserire Sahin nell’operazione che dovrebbe consegnare Maicon al Real Madrid. Alcune settimane fa, l’ipotesi era quella di uno scambio dei cartellini, adesso invece la proposta è di mantenere invariato il prezzo del cartellino del brasiliano (ovvero 8 milioni di euro), o al massimo concedere un minimo sconto, aggiungendo però nel pacchetto il prestito del centrocampista turco. Accetteranno stavolta le “Merengues”? Beh, l’idea che prevale in corso Vittorio Emanuele è quella che, con l’acquisto di Modric dal Tottenham, Mourinho dovrà per forza fare spazio a centrocampo e, tra i sacrificati, quasi certamente finirà proprio Sahin, tanto più che era stato inserito nell’affare con il club inglese. L’ex-Borussia Dortmund, però, aveva respinto l’idea di trasferirsi a Londra e, almeno fino alla scorsa settimana, era convinto di giocarsi le sue chances alla corte dello “Special one”. I primi giorni di preparazione, però, dovrebbero avergli fatto comprendere come la considerazione del tecnico portoghese nei suoi confronti sia tutt’altro che cresciuta dopo il grave infortunio che ha condizionato la sua prima stagione a Madrid. O almeno è quello che si augura l’Inter, pronta a spalancargli le porte della Pinetina per tentare un rilancio in grande stile.
USCITE BLOCCATE
- Il punto fermo dell’affare, comunque, resta il prestito del centrocampista turco: altre formule non possono più essere prese in considerazione. I forzieri di corso Vittorio Emanuele, infatti, devono essere corroborati al più presto e, al momento, non è possibile rinunciare agli 8 milioni fissati come prezzo per il cartellino di Maicon. La realtà è che il club di corso Vittorio Emanuele si trova in una fase di empasse, con una serie di operazioni in uscita che si sono impantanate e che di fatto stanno frenando tutti gli altri movimenti. Di Julio Cesar e Pazzini si riferisce a parte, mentre, oltre a Maicon, l’altro nome caldo è quello di Castaignos. L’Inter attende l’offerta definitiva del Queen’s Park Rangers, ma dall’Olanda rimbalza l’indiscrezione secondo cui il Twente sarebbe pronto al sorpasso. Sul tavolo, però, ci sarebbero solo 5 milioni di euro e non gli 8 previsti da Branca e Ausilio.
CORREZIONI DI ROTTA
- Il rischio, a questo punto, è che il progetto di ricostruzione debba subire una serie di rivisitazioni. Un segnale in questo senso, ad esempio, arriva dalla forzata rinuncia a Poli, che ha deciso ufficialmente di non voler più aspettare l’Inter. Anche Paulinho, evidentemente, faceva parte dei piani nerazzurri, ma è saltato tutto nel momento in cui non è stato possibile effettuare per ragioni di cassa un ulteriore rilancio rispetto alla proposta di 8 milioni di euro. Fermo restando il sospetto che Paulinho abbia in verità sfruttato il corteggiamento nerazzurro per ottenere un aumento di ingaggio da parte Corinthians.
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COUNT-DOWN
- Alla fine, l’unico vero innesto imminente rimane quello di Mudingayi. Inter e Bologna dovrebbero chiudere nel giro di 48 ore: al club emiliano andrà un milione e mezzo pagabile in 3 rate, mentre il centrocampista firmerà un biennale. A meno di ulteriori intoppi, dovrebbe essere a disposizione di Stramaccioni all’inizio della prossima settimana, in tempo per essere inserito nella lista da fornire all’Uefa per il primo preliminare di Europa League (2-9 agosto).
