E’ arrivata la Gioconda! Così Mino Raiola aveva arringato i tifosi francesi che gli chiedevano notizie sull’arrivo del numero 11 rossonero. Ibrahimovic-Psg è un affare fatto. Leonardo si è sbilanciato definitivamente, accontentato le richieste economiche dello svedese (che stamani sosterrà le visite mediche) e definito quello che in Francia è l’affare del secolo. E come in tutte le cose ci sono gli entusiasti, felici per l’innalzamento del livello della Ligue 1 (in verità di una sola squadra), e i critici disgustati dalla quantità di soldi promessa a Zlatan dagli sceicchi: 12,5 milioni euro più bonus che fanno circa 14 milioni, più di Messi e più di Ronaldo. Ancora distante Eto’o, ma Parigi val bene 6 milioni di euro di differenza (il camerunense ne percepisce 20 dall’Anzhi in Dagestan…).
Leonardo conferma tutto
“Ibrahimovic è un giocatore del Paris Saint Germain. Oggi è un grande giorno per questo club. E’ un grande anno per il Psg, il fatto che un giocatore di questo livello arrivi qui è incredibile, è un calciatore che può cambiare tutto“, le parole di Leonardo ai microfoni dei giornalisti francesi. Qua si era abituati al massimo a Menez e Gourcuff e in poco più di un mese è arrivato un pezzo del miglior calcio del mondo: Lavezzi, Thiago Silva e Ibrahimovic senza dimenticare il giovane Verratti, preso per 12 milioni di euro e già insignito di un futuro roseo. Il rischio è di vedere un campionato senza storia, ma è il prezzo che i petroldollari hanno pagato per entrare dalla porta principale della Champions League, quella dei compensi milionari, dei diritti tv e delle vetrine patinate.
Qui Milan
Dall’altra parte è pianto e stridore di denti, quelli dei tifosi intendiamoci. La società naviga nell’ottimismo di chi ha fatto un’affare coi fiocchi massimizzando le entrate e diminuendo in modo sostanziale il monte ingaggi. Certo che i sostituti si chiamano Acerbi e Signor Nessuno e, con tutto il rispetto, diventa difficile presentarsi alla campagna abbonamenti in queste condizioni. Galliani assicura che arriverà un campione, ma l’operazione sa tanto di scarpa vecchia: sottolinea che c’è tempo fino al 31 agosto ed è risaputo che la preferenza vada a Carlos Tevez, giocatore che in tanti non reputano decisivo. Intanto Mattia Destro è andato con tutti i buoni propositi di rinnovamento. Al Milan, e lo dicono proprio i tifosi feriti, si va avanti con la solita politica del bollito sicuro a costo zero. Quindi scordiamoci Dzeko e tutta la costellazione di nomi che è stata profusa in questi giorni. E nonostante le rassicurazioni va monitorata la situazione di Robinho, depresso dalla smobilitazione in atto a Milanello.
