| Dopo il caso Julio Cesar, con l'acquisto di Handanovic e la messa in disparte senza troppi complimenti di uno degli eroi del Triplete, ecco la grana Pazzini. La stagione non è nemmeno iniziata e in casa nerazzurra non c'è già pace. Vedere per credere la festa della presentazione della squadra a Pinzolo. Sì perché al primo appuntamento dell'anno ti aspetti tanti sorrisi, tanti cori, una serata "tra amici" e invece ti sbuca fuori l'ospite maldestro, quello che passando nel corridoio prende dentro la mensola e vi rompe il soprammobile ricordo della nonna.
Dalla prima domenica sera di ritiro dell'Inter è venuto fuori questo: Giampaolo Pazzini non è più ospite gradito. Ed è stato lui stesso a dirlo, senza troppi giri di parole, a tutti quanti: "Sono contento di tutto questo entusiasmo - ha risposto Pazzini ai tifosi che lo acclamavano - ma non dovete chiedere a me se resterò a meno all'Inter perché io credo che non resterò. Sono sempre stato sincero, la società ha fatto altre scelte, farò il possibile per far cambiare idea a qualcuno, ma credo sarà difficile".
Insomma, il caso è già scoppiato e la gestione della società nerazzurra, ancora una volta, non è stata delle migliori. Oltre all'immagine e l'imbarazzo generale, finirà che in corso Vittorio Emanuele perderanno anche dei gran soldoni. Dei danè, per dirla in milanese. Pazzini, arrivato un anno e mezzo fa e pagato in totale circa 18 milioni di euro, è ora un prodotto agli occhi del mercato con la data di scadenza ormai ben impressa e come tale verrà trattato. Traduzione? All'Inter è in arrivo una minusvalenza... e nell'epoca dei sacrifici e del fairplay finanziario questa è una parola che dentro le società del pallone è trattata alla stregua della peste.
Il fatto che fino a prova contraria questo sia un Paese libero e che un giocatore possa dire quello che vuole non è in discussione, naturalmente, ma non sarebbe stato più redditizio trovare un tacito accordo col giocatore, una sorta di patto di non belligeranza fino all'addio che pare ormai scontato? In tanti, oggi, mormorano che altrove questo non sarebbe successo. Sì perché Pazzini è arrabbiato, in società sembrano cadere dalla nuvole, Stramaccioni prova a fare il pompiere ma deve lavorare con i secchielli anziché gli idranti. Insomma, per fare il verso all'allenatore romano che a sua volta fa il verso a Cassano in un video che è già cult della rete: "Strama, male male!"
E in tutto ciò, la beffa finale, potrebbe essere il mercato stesso a poterla dare. Un Pazzini nel banco dei sottocosto potrebbe attirare una Juventus che, come ha già più volte dimostrato la "casalinga" Marotta con i colpi di Pirlo e Lucio, è sempre attenta alle offerte low cost che fanno quadrare il bilancio familiare e "riempiono il frigorifero". In fondo il top player a Torino non è ancora arrivato e qualcuno che faccia gol sotto la Mole è atteso come la manna...
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