| Missione compiuta. La Juventus non si fa sfuggire l'assist del Catania e dimezza il distacco sul Milan (portandosi da 4 a 2 punti sui rossoneri) schiantando 3-0 un Napoli troppo brutto per essere vero. La squadra di Conte gioca una partita perfetta, aggredendo dal primo minuto Hamsik e compagni e capitalizzando la supremazia territoriale nel secondo tempo con i gol di Bonucci, Vidal e Quagliarella. Strepitosa per quantità, qualità e aggressività la gara giocata dai bianconeri che hanno spiazzato il Napoli stracciandolo proprio sul piano atletico, trascinati dall'energia di uno scintillante Vidal e dalle geometrie del solito incredibile Andrea Pirlo.
C'E' BORRIELLO CON VUCINIC, MAGGIO RIENTRA - Antonio Conte spiazza tutti ridando fiducia a Marco Borriello alla ricerca del primo gol di questa stagione veramente sottotono per lui. L'ex romanista farà coppia con Vucinic, solo panchina per Matri e Del Piero, quest'ultimo reduce da due gol fra Coppa Italia e campionato. A centrocampo Lichsteiner vince il ballottaggio con Caceres per il ruolo di laterale destro nella mediana a cinque. Walter Mazzarri per questa trasferta delicatissima schiera il Napoli migliore, con Maggio che ha smaltito le noie fisiche e torna a presidiare il binario destro a centrocampo. Sulla fascia opposta c'è Zuniga mentre in mezzo Inler vicino il ballottaggio con Dzemaili. In attacco il tridente delle meraviglie formato da Hamsik, Lavezzi e Cavani.
JUVE CHE GRINTA, MANCA SOLO IL GOL - La Juve sa che questa è una partita delicatissima, una delle più importanti della stagione, e parte a mille. Corta, aggresssiva e capace di pressare a tutto campo gli avversari costringe il Napoli a lunghi lanci dalle retrovie che snaturano il gioco della squadra di Mazzarri e impediscono ai tre tenori (Hamsik, Cavani e Lavezzi) di avere palloni giocabili. La prima occasione è di marca bianconera, Pirlo sulla sinistra stoppa in maniera maestosa un lancio di Vidal, elude l'intervento di Campagnaro e mette in mezzo un pallone morbido sul quale però arriva solo Bonucci che tocca sull'esterno della rete. La Juve continua a premere e a cerca di far male con i cross come al 9' quando Lichsteiner prova ad innescare Borriello che però con l'incornata non trova la porta. Il Napoli si fa vedere al 12' con Hamsik che, triangola nello stretto con Gargano, ma davanti a Buffon si allunga troppo il pallone. La Juve continua a premere e colleziona tante punizioni che vengono battute da Pirlo con la solita pericolosità: il muro del Napoli, che al 24' perde Maggio (problema ai flessori) sostituito da Dossena, però regge in qualche modo grazie anche alle parate di De Sanctis, che è molto attento al 34' e al 43'. Il primo tempo così chiude 0-0, un risultato che sembra uno sconto per un Napoli sgonfio.
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