Champions League - Maledizione Napoli: Chelsea avanti al 120'

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Welcome Back Caceres
view post Posted on 15/3/2012, 12:35     +1   -1




Il sogno era iniziato a Manchester, Inghilterra, in una splendida serata di settembre che aveva fatto capire all'Europa intera che questo Napoli in Champions League poteva fare sul serio. Il sogno finisce a Londra, a Stamford Bridge contro un Chelsea vecchio ma dal cuore immenso. Che con un 4-1 ai supplementari, dopo 120' di calcio di memorabile bellezza, elimina gli azzurri ribaltando il 3-1 del San Paolo. Gli uomini di Walter Mazzarri escono battuti, ma non sconfitti. Perché un'uscita dagli ottavi di Champions così è da grande squadra. E, almeno sino al 3-1, il Napoli se l'è giocata ad armi pari. Un peccato, un tremendo peccato.
ESSIEN TITOLARE, NAPOLI CONFERMATO - Roberto Di Matteo sceglie David Luiz e non Cahill, disastroso all'andata, per fare coppia con John Terry al centro della difesa. Davanti alla difesa c'è invece Essien, Lampard al suo fianco. Davanti ancora panchina per Torres, supportato da Sturridge e Mata nel 4-2-3-1 dei Blues che propone Ramires come inedita ala sinistra. Walter Mazzarri non soprende e schiera il 3-4-3 titolare, con la coppia Inler-Gargano a centrocampo, Zuniga a sinistra e davanti il tridente delle meraviglie Hamsik-Cavani-Lavezzi.
DROGBA PUNISCE UN GRANDE NAPOLI - In uno Stamford Bridge che mette la pelle d'oca e si trasforma da subito in una bolgia, non si verifica il tanto temuto effetto Arsenal. Perché sì, il Chelsea ha la prima grande occasione del match al 5' con Sturridge che sbatte contro il muro De Sanctis. Ma gli azzurri non tremano, affatto. E, dopo una decina di minuti passati ad acclimatarsi, fanno la partita creando occasioni su occasioni con le solite, velocissime, ripartenze. Al 10' Cech dice no ad Hamsik, che ci prova con una conclusione sporca dal limite. Tre minuti dopo è invece Cavani ad andare a un soffio dal gol su un cross basso di Maggio. Altri due giri d'orologio ed è Lavezzi a spaventare Cech con un contropiede fulmineo salvato dal portiere di casa in corner. Il Napoli controlla il campo, il Chelsea fatica a proporsi e non crea nemmeno un'occasione. Eppure, al 28', arriva l'1-0. Maggio si infortuna a centrocampo ma non esce. Ramires, il suo dirimpettaio, chiede palla, lo salta e crossa al centro dove Drogba è lasciato libero di incornare da Aronica. La rete sblocca il Chelsea, che manovra sciolto. Ma il Napoli non molla, nonostante al 36' Mazzarri sia costretto a togliere Maggio e rimpiazzarlo con Dossena (con Zuniga che si sposta a destra). Il primo tempo si chiude con il botto. Perché prima Campagnaro (31') e poi Cannavaro (nell'unico minuto di recupero) salvano gli azzurri su altrettanti diagonali dalla destra (uno di Sturridge, l'altro di David Luiz). Ma anche Cavani si trova sui piedi un'occasionissima al 32', quando spreca con un brutto diagonale un gran contropiede. Si va all'intervallo con i Blues avanti, eppure il Napoli non lo meriterebbe affatto.
45' DA BRIVIDI: SI VA AI SUPPLEMENTARI - La ripresa sfiora l'epica per bellezza ed emozioni. Passano due minuti e il Chelsea va sul 2-0. Campagnaro e De Sanctis non si intendono, il difensore la mette in corner perché non sente il portiere uscire. E, come in occasione della prima rete, un episodio fortuito genera una rete dei Blues. Dal tiro dalla bandierina, infatti, nasce il raddoppio, con Campagnaro che si fa anticipare di testa da uno straordinario Terry. Con questo risultato i Blues passerebbero ai quarti. Ma il Napoli non molla. Anzi, proprio in questo momento tira fuori tutta la grinta di questo mondo e al 55' è già pareggio. Proprio Terry, pressato, rinvia centrale una palla vagante. Arriva Inler e dopo uno stop fantastico la insacca, ancora meglio che a Villarreal. È il 2-1, il risultato che torna a qualificare il Napoli. Sembra fatta, non è così. Al 63' Di Matteo toglie Sturridge e mette Torres passando a un 4-3-1-2 che porta all'assedio finale. Il Chelsea rinuncia a giocare a centrocampo, lì dove gli ospiti hanno la meglio, e butta dentro un pallone alto dopo l'altro, situazione di gioco nella quale i partenopei faticano tremendamente. E al 75' arriva un altro episodio incredibile: Dossena colpisce di mano un pallone alto in area ed è rigore. Dal dischetto va Lampard, l'altro della vecchia guardia tanto odiata da André Villas-Boas, ed è 3-1, con De Sanctis che per poco non arriva sul pallone. A questo punto, il Napoli si sgonfia sul serio, rischiando anche un altro penalty al 92' (intervento dubbio di Aronica su Drogba). Ma, almeno, si va ai supplementari.
DECIDE TUTTO IVANOVIC - Il Napoli sembra averne di più e si butta in avanti, mentre Di Matteo finisce i cambi sostituendo Mata e Terry con Malouda e Terry. Il primo supplementare sembra scivolare via normalmente. Ma il Napoli non ha fatto i conti con Drogba. Che al 105' aggira Aronica e conquista una punizione dal limite sugli sviluppi della quale lo stesso ivoriano salta Cannavaro e regala a Ivanovic un rigore in movimento. Il serbo è libero al centro dell'area e colpisce per il 4-1 che qualifica il Chelsea. Mazzarri rimpiazza Hamsik con Pandev e Aronica con Vargas, ma questa volta i suoi non si rialzano più. Vincono i Blues, il sogno del Napoli finisce a Stamford Bridge.
NAPOLI KO: VINCE L'ESPERIENZA - La vecchia guardia tanto bistrattata da Villas-Boas avrà forse dato il canto del cigno questa sera a Stamford Bridge. Ma di certo ha dimostrato di avere ancora classe da vendere grazie a due leoni come Drogba e Terry, ai quali si è aggiunto anche il marchio di Lampard. Ha vinto l'esperienza, contro un Napoli che è stato condannato non tanto dalla prestazione (il 4-1 è un risultato troppo severo e non riflette le molte occasioni avute dagli azzurri) quanto da un poker di errori difensivi troppo marchiani per questo livello. L'infortunio di Maggio sul primo gol, la dormita di Campagnaro sul secondo, il mani di Dossena e l'errore di Cannavaro sul quarto. Il Chelsea ha vinto così, sfruttando queste piccole ma fondamentali distrazioni degli uomini di Mazzarri. Che, quanto meno, avranno preso appunti per il futuro. Continuando così, torneranno in fretta a giocarsi delle partite di questa importanza.
 
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