Champions League - Dramma Inter nel finale: passa l'OM

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Welcome Back Caceres
view post Posted on 14/3/2012, 13:56     +1   -1




Piange l'Inter, piangono i suoi tifosi e probabilmente piangerà anche Claudio Ranieri al rientro negli spogliatoi dopo il finale pazzesco contro il Marsiglia. Ma a differenza delle lacrime di Verona, quello europeo è un pianto di dolore. L'Inter batte l'OM ma saluta la Champions League nel modo più crudele, come spesso ci ha insegnato il calcio, e come la Beneamata ha spesso abituato i propri tifosi. Un 2-1 sofferto maturato proprio in un finale thriller, col gol beffa di Brandao in pieno recupero dopo la speranza regalata dalla zampata di Milito. Inutile il gol di Pazzini su rigore.
CAMBIASSO ANCORA FUORI, FORLAN CON MILITO - Senza Chivu squalificato, Ranieri conferma la squadra vista a Verona con El Cuchu ancora in panchina e Poli al fianco di Stankovic e Zanetti, mentre Nagatomo si guadagna una maglia da titolare al pari di un Maicon non al meglio. In attacco Forlan scalza Pazzini per il posto di partner di Milito, mentre le chiavi della squadra sono ovviamente affidate a Sneijder. Deschamps, che arriva a San Siro dopo quattro sconfitte consecutive e zero gol segnati, ritrova rispetto alla sfida d'andata i muscoli di M'Bia a centrocampo e soprattutto la velocità di Remy in attacco.
DUE PALLE GOL CLAMOROSE, MA MANDANDA E' SUPER - L'avvio è spumeggiante e vibrante. Il Marsiglia sorprende tutti e comincia subito fortissimo pigiando con forza sull'acceleratore. L'Inter accusa il colpo, sorpresa arretra il baricentro ma al primo vero affondo sfiora subito il gol. Zanetti sfonda a destra, entra in area e mette al centro un pallone che chiede solamente di essere spinto in rete: Sneijder ci va col piattone, ma trova l'incredibile risposta di Mandanda (8'). San Siro si scalda, ma l'urlo di gioia degli oltre settanta mila arrivati a sostenere la squadra di Ranieri si strozza sul nascere anche all'11' quando Milito - tutto solo in area - va col petto sul preciso cross di Sneijder ma trova ancora un Mandanda miracoloso. Incredibile. Due palle gol che rianimano il Marsiglia. Passata la paura, infatti, la squadra di Deschamps prende in mano le redini del gioco sfondando con una certa facilità a destra dove Amalfitano e Azpilicueta hanno vita facile contro il povero Nagatomo. I nerazzurri si sfilacciano a centrocampo e perdono anche un po' la testa quando i francesi cominciano a inscenare continue sceneggiate per perdere manciate preziose di secondi. L'ultimo brivido lo regala Sneijder, ma il destro dell'olandese su punizione serve solo a Mandanda per esaltarsi di fronte ai flash dei fotografi.
RANIERI PERDE SNEIJDER E BOCCIA FORLAN - I 15 minuti di break non portano consiglio agli uomini di Ranieri che tornano in campo impauriti e incapaci di controbattere a un Marsiglia che non rischia praticamente nulla. Il pubblico comincia a beccare Forlan, che al 58' lascia il campo tra i fischi per far posto a Pazzini. Lo segue anche Sneijder (dentro Obi), ma l'olandese alza bandiera bianca per un problema muscolare.
MILITO ESALTA SAN SIRO; BRANDAO LO GELA - E' la svolta. Perché dopo alcuni minuti di assestamento, i nerazzurri trovano smalto e nuove energie grazie proprio al giovane nigeriano e al Pazzo. Due leoni con il serbatoio finalmente pieno. Il Marsiglia annusa il pericolo e si chiude nella propria metà campo, ma al 75' viene punito dalla zampata di Milito che manda in delirio San Siro. L'Inter, sfinita, ci prova con coraggio e orgoglio mentre il Marsiglia sembra accontentarsi dei supplementari. Ma proprio quando tutto sembra finito, col pubblico pronto ad altri 30 minuti di sofferenza, Lucio sbaglia completamente sul rinvio di Mandanda, la sfera carambola sul corpo di Brandao (entrato da pochissimo) che se la ritrova poi sul mancino in maniera decisamente fortunosa. Conclusione chirurgica e niente da fare per Julio Cesar. Samuel si dispera, così come il resto dello stadio. Pazzini ha ancora forza, e rabbia per la panchina iniziale, per portarsi a casa un calcio di rigore (espulso Mandanda) che serve solo per aggiornare il tabellino. Vince l'Inter, 2-1, ma nessuno - a parte i ragazzi di Deschamps che si riversano sull'erba di San Siro - ha voglia di festeggiare.
Finisce così nel peggiore dei modi un'annata cominciata malissimo. E dopo ben sette stagioni, l'Inter chiuderà senza trofei. La profezia di Mourinho, dunque, per una volta colpisce proprio i nerazzurri. Zeru tituli e titoli di coda per una squadra arrivata ufficialmente alla fine di un ciclo.
 
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