| Il primo round della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Juventus va alla Vecchia Signora. La capolista del campionato, ancora imbattuta in questa stagione, espugna San Siro con un atto di forza molto significativo anche in relazione alle gerarchie della Serie A. Conte insiste nel voler vedere il Milan come favorito, ma la supremazia del gioco dei suoi ragazzi induce a fare qualche riflessione di più in merito ai reali valori delle due squadre, comunque minati dalle numerose assenze specialmente in casa rossonera.
Poco turn-over per gli uomini di Allegri che di fatto concedono riposo solamente ad Abate (rilevato da Bonera), Nesta (al suo posto Mexes) e allo squalificato Nocerino, ma che 'sfruttano' la squalifica di tre turni inflitta a Ibrahimovic in campionato dopo lo schiaffo ad Aronica per utilizzare lo svedese in Coppa Italia. Più cambi nelle scelte di Conte: Storari fra i pali Padoin, Giaccherini, Estigarribia, il neoacquisto Caceres in compagnia di Pirlo (alla sua prima da ex a San Siro) sulla mediana alle spalle dell'inedita coppia Del Piero-Borriello.
I bianconeri sono più aggressivi fin dai primi minuti di gioco. Per espresso volere di Conte pressano alti sul portatore di palla rossonero provocando qualche grattacapo ai difensori del Milan. La squadra di Allegri appare timida e poco intraprendente, ma crea il primo sussulto: grande lancio di Bonera per El Shaarawy che stoppa, supera Barzagli con un tunnel e calcia da posizione defilatissima e quasi impossibile. Palla fuori con Ibrahimovic solo a reclamare palla in mezzo all'area.
Nel complesso è un primo tempo equilibrato, durante il quale sono però gli ospiti ad esprimere le migliori idee di gioco. Facendo perno su una difesa molto attenta e collaudata, i bianconeri ripartono sempre bene, trovano l'ispirazione in Pirlo e sfondano sempre più sulla fascia. In un paio di occasioni si rende pericoloso Estigarribia, ma a sfiorare il gol è Giaccherini, autore di una conclusione al volo dalla distanza che, deviata, obbliga Amelia al grande intervento: toglie la palla da sotto la traversa con la mano di richiamo.
Nelle primissime battute della ripresa il Milan sembra voler cambiare l'inerzia della gara, ma presto le iniziative si affievoliscono, così la Juventus riprende il comando, risultando ancor più graffiante che nella prima fase di gioco. Al 52' arriva il vantaggio bianconero: palla in profondità per Padoin che perde lo 'spalla contro spalla' con un difensore rossonero ma di fatto apre gli spazi a favore dell'ex Borriello, il cui tiro non viene trattenuto da Amelia che con il suo errore spalanca la porta all'accorrente Caceres.
La difesa rossonera si comporta molto male: Mexes pecca di sicurezza e commette errori banali, gli esterni (specialmente Bonera) subiscono eccessivamente le avanzate in contropiede. Una di queste prende in controtempo il terzino del Milan che si fa superare da Giaccherini, cross nel mezzo, Ambrosini effettua una respinta difettosa sulla quale si precipita Cacerec che con uno splendido tocco sotto batte per la seconda volta Amelia e fa esplodere Conte in panchina. Un grande ritorno.
Il colpo inferto provoca qualche reazione del Diavolo che, ferito, tenta subito di trovare il pareggio. Con confusione, estrema lentezza e poche idee i rossoneri cercano di arrivare un po' più spesso alla conclusione, ma i (necessari) cambi dalla panchina tardano ad arrivare. Esattamente dieci minuti dopo il rossonero più vivace coglie il momentano pareggio. Si tratta di El Shaarawy: il piccolo 'Faraone' raccoglie l'assist di testa di Ambrosini successivo al traversone di Antonini e riaccende le speranze della curva.
Robinho entra a dar manforte ai suoi, ma ancora una volta non si rende protagonista di azioni degne di nota. Al 68' Ibrahimovic segna dopo un'azione insistita, ma è colpevole di un tocco di mano nel controllo per cui Mazzoleni giustamente annulla. Tre minuti più tardi Chiellini compie una miracolosa scivolata a fermare una nuova iniziativa dell'ariete svedese in area e, passato lo sfogo rossonero, la Vecchia Signora torna a controllare il ritmo della gara.
La difesa rossonera si comporta molto male: Mexes pecca di sicurezza e commette errori banali, gli esterni (specialmente Bonera) subiscono eccessivamente le avanzate in contropiede. Una di queste prende in controtempo il terzino del Milan che si fa superare da Giaccherini, cross nel mezzo, Ambrosini effettua una respinta difettosa sulla quale si precipita Cacerec che con uno splendido tocco sotto batte per la seconda volta Amelia e fa esplodere Conte in panchina. Un grande ritorno.
|
