Fabio Borini, tutto Chiesa e Drogba

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Welcome Back Caceres
view post Posted on 7/2/2012, 21:57     +1   -1




Nel 4-0 con cui la Roma ha steso l'Inter, lui è esploso come protagonista indiscusso prendendosi la copertina. Non la più semplice delle imprese se giochi nella squadra di Francesco Totti e Daniele De Rossi. Ma Fabio Borini, 21 anni da poco più di due settimane, a scalare le gerarchie è abituato da sempre. Da quando fu scovato dagli osservatori del Chelsea che lo strapparono al vivaio del Bologna per portarlo a Cobham. E Carlo Ancelotti, che già stravedeva per lui, lo fece esordire allenare con Didier Drogba e compagni per affinare le proprie qualità sino a debuttare con la maglia dei Blues il 20 settembre 2009. In Inghilterra ha imparato a lottare, in Galles ha dimostrato di saper fare gol trascinando lo Swansea alla prima storica promozione in Premier League.
Poi, il ritorno in Italia. Quando l'addio contemporaneo di Ancelotti ma anche del mentore Frank Arnesen (per intenderci, l'uomo che ha anche scoperto Jacopo Sala, uomo copertina proprio di questo weekend con il primo gol segnato in Bundesliga al Bayern Monaco) lo hanno convinto a non prolungare il contratto con il Chelsea per accettare le lusinghe del Parma. Ma anche in Emilia è restato poco, ceduto il 31 agosto alla Roma (inizialmente in prestito oneroso, ora è passato in comproprietà: nel complesso per 3,6 milioni di euro). La squadra dove ha trovato l'ambiente ideale per esplodere, come testimonia ampiamente la stima che nutre nei suoi confronti Luis Enrique ma anche la doppietta segnata all'Inter.
Ma che giocatore è Borini? L'abbiamo chiesto a chi lo ha allenato per una sola estate, l'ex tecnico del Parma Franco Colomba. "Quando questa estate si è presentato in ritiro - ha raccontato l'allenatore a Eurosport - mi ha colpito subito per le sue doti atletiche. Fabio ha grandi qualità fisiche: si muove molto, ha una straordinaria resistenza ed è veloce. Questo fa sì che possa giocare in più ruoli e che sia bravissimo nel dare profondità alla squadra. Ho subito pensato di avere di fronte davvero un bell'atleta".
Doti fisiche alle quali si associa un carattere non male. Borini, che si è temprato non poco nei quattro anni passati all'estero, non ha paura di niente: "Sì, questo è proprio un ragazzo che ha una grande voglia di arrivare. Lavora con serietà, senza grilli per la testa. Ed è difficile trovare a questa età un giovane che abbia già un carattere del genere. Ha davvero una forza mentale straordinaria".
La testa, la voglia di aggredire ogni pallone e di pressare all'impossibile avevano suggerito un paragone illustre già ad Ancelotti, che definì Borini il nuovo Filippo Inzaghi ai tempi del Chelsea. Colomba, però, la pensa diversamente: "A me ha ricordato subito Enrico Chiesa. Perché lotta tantissimo, non si ferma mai e vede la porta. Questo è un ragazzo che tira appena può, esattamente come faceva Chiesa". Il paragone è più che calzante.
La descrizione è quasi completa. Eppure Colomba ci suggerisce una qualità che scopriremo soltanto con il tempo: "State attenti, perché Borini calcia anche benissimo le punizioni. Vedo che adesso Totti ha iniziato a lasciarne un po' a uno specialista come Miralem Pjanic. Fabio deve solo aspettare perché prima o poi toccherà anche a lui". E allora ne vedremo delle belle. Il suo maestro, infatti, è un certo Drogba...
 
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