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Nadal: il fisco contro il N. 2 del tennis. Anche il tennista mallorquino Rafael Nadal è finito nel mirino del Fisco. E’ quanto sostiene “El Confidencial”, notissimo quotidiano spagnolo online il quale rivela che il campione n. 2 al mondo, dal 2006 al 2011, dichiarando di avere la residenza nei Paesi Baschi, avrebbe usufruito di un trattamento fiscale particolare, riservato alle imprese, che gli avrebbe altresì consentito di ottenere notevoli sgravi fiscali.
In tal modo lo sportivo avrebbe pagato tasse per un importo di soli 11.000,00 euro circa, sebbene avesse denunciato entrate per un totale di 47 milioni e mezzo di euro. Le autorità tributarie basche hanno avviato un’indagine allo scopo di individuare tutte le imprese che hanno tratto benefici da queste favorevoli normative. In particolare si indaga sulle presunte irregolaità finanziarie dell’impresa che fa capo allo sportivo, la Debamina, società che sovrintende alle opere pubbliche nelle Canarie, amministrata dal padre di Nadal, di cui lo stesso Rafael possiede oltre il 99 per cento del capitale.
Alla compagnia appartiene il 100 per cento di Aspemir, la società che detiene tutti i diritti di immagine del famoso tennista. Secondo il sito ATP World Tour, Nadal avrebbe guadagnato, in tutta la sua carriera sportiva 35 milioni di euro in premi e questa sarebbe, sempre in base a quanto si legge su ATP, solo una parte del patrimonio dello sportivo il cui guadagno, si aggirerebbe intorno ai 23 milioni di Euro l’anno.
Naturalmente “Rafa” si dice tranquillo e smentisce ogni accusa, affermando di non aver beneficiato di alcun trattamento particolare da parte del regime fiscale basco. In ogni caso la notizia suscita, innegabilmente, non poco fastidio se si considera che un normale cittadino, avvezzo a pagare il dazio, subissato da tasse e imposte inique, finisce per ridursi, verosimilmente, all’indigenza per ottemperare alle vigenti normative fiscali, mentre i soliti privilegiati, ottengono immeritatamente sconti e agevolazioni. |
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