Il Caso - Roma, giocare bene darà i suoi frutti?

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Welcome Back Caceres
view post Posted on 2/2/2012, 19:08     +1   -1




Affinché il progetto rinnovativo di Luis Enrique alla guida della Roma vada a buon fine giocatori, società, tifosi potrebbero dover armarsi di tanta pazienza. Non c’è dubbio che al tecnico spagnolo vada riconosciuto il merito di aver avuto il grande coraggio di stravolgere le idee più consuetamente seguite nel calcio del nostro paese, ma ora ha preso la direzione giusta?
La Roma, ad inizio stagione, era stata tacciata di non essere una squadra in grado né di rendersi pericolosa in attacco (malgrado l’alto ‘tasso offensivo’ dei giocatori impiegati) che di difendersi con ordine. Coi mesi i progressi sono stati evidenti agli occhi di tutti, ma rimane qualche strascico, qualche ulteriore motivo per soffermarsi a riflettere un po’ sulle possibilità che la Roma faccia bene nel presente, ma soprattutto in futuro.
Seguendo l’ordine cronologico degli eventi il primo problema era stato quello della gestione da parte dell’allenatore delle prestazioni di Francesco Totti. A Roma, più che il capitano, il numero dieci è una vera e propria istituzione, un’istituzione che in diverse occasioni si è ‘accomodata’ in panchina, col tecnico intento a scoprire la soluzione più adatta in una squadra mista di veterani come De Rossi, Totti, Taddei, ma anche di nuovi nomi come i vari Lamela, Gago, Pjanic, Borini e Osvaldo, per citarne alcuni. Senza dimenticarsi di una chiave tattica tutta da scovare.
Oggi la Roma ha trovato un suo gioco e, anche se non sempre, sa essere cinica, come nel primo tempo di ieri sera a Cagliari. Pareggiati i conti col gol di Juan, i giallorossi hanno prodotto meno dei sardi ma concretizzato di più, passando in vantaggio con il gol di Borini. Nella ripresa invece i ruoli si sono invertiti: la squadra di Enrique ha preso il pieno possesso del campo e della sfera, ha imposto i propri fraseggi, causato grattacapo alla retroguardia rossoblu in continuazione, ma ha pagato una cronica instabilità difensiva.
Se nei primi tempi il problema sembrava essere l’eccessiva vena offensiva dei terzini (nel caso di ieri Rosi a destra a eJosè Angel sulla fascia opposta), ieri è parso invece che il problema sia più complesso. La linea difensiva non sembra in possesso della sicurezza necessaria per completare i movimenti basilari di una difesa da alta classifica. Nel primo gol di Thiago Ribeiro manca la copertura sul brasiliano che ha la libertà di calciare da fuori area senza alcuna pressione, Pinilla è troppo solo in occasione del 2-2 e la difesa sale malissimo e disunita in occasione del 3-2 del brasiliano.
Insomma c’è ancora molto da lavorare, ma il progetto di Luis Enrique è qualcosa in cui la Roma può permettersi di credere? Ci sono le basi per far sì che correggendo le imperfezioni tattiche il club capitolino torni nel novero delle big italiane? Qua sotto avete tutto lo spazio per dire la vostra lasciando un commento!!
 
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