Scommesse, l'inchiesta rallenta. Il pm ad Affaritaliani.it: "Nessun vero pentito"

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view post Posted on 2/2/2012, 15:23     +1   -1




"Non c'è nessun pentito". Il pm Roberto Di Martino svela le ultime novità dell'inchiesta sul calcioscommesse in un'intervista ad Affaritaliani.it: "Nessun calciatore sta collaborando davvero. Doni non è mai stato chiaro. Masiello? Ha fatto dei nomi, ma questo non vuol dire niente". Confermate le anticipazioni di Affari: "Per almeno un mese mi dovrò occupare a tempo pieno di Piazza della Loggia. Del pallone sarò costretto a occuparmene con meno intensità. Qualcuno dice il contrario? Invenzioni". Ci saranno conseguenze? "L'inchiesta non muore, però rallenta. A Cremona siamo in carenza di organico. Ma a tutto questo il Csm non pensa".

Oltre a quella di Cremona, ci sono anche altre procure che si stanno occupando del calcioscommesse. Qual è il rapporto con loro? "Da Bari non mi hanno mai detto niente. Loro vanno avanti per la loro strada, io per la mia". A che punto siamo dell'intera vicenda? "Non siamo più all'inizio, ma la fine è ancora lontana. E' una cosa grossa".

L'INTERVISTA

Qualche settimana fa si era parlato del rischio che l'inchiesta "Last Bet" subisse una battuta d'arresto per gli altri suoi impegni giudiziari. E' vero, come dice qualcuno, che riuscirà a staccarsi dal processo sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia?

"Sono tutte invenzioni. Sono davvero in difficoltà, io vado volentieri a fare l'accusa per la strage di Piazza della Loggia perché è una cosa alla quale ho dedicato venti anni della mia vita. Non è una cosa che può fare un sostituto procuratore generale che non conosce le carte. Il problema è sempre quello, grave, della carenza di organico di Cremona. Ma tutti questi fatti sfuggono al Csm, quando decide come ripartire i posti e quando vengono fatti i concorsi. A Cremona si è ritenuto di non intervenire, nonostante l'oggettiva situazione di difficoltà".

Quali conseguenze ci saranno sull'inchiesta calcioscommesse?

"Certamente sarò costretto a occuparmene con meno intensità, è evidente che avrò molto meno tempo da dedicare al calcioscommesse. Avrò due udienze alla settimana per Piazza della Loggia e quindi può immaginare che il resto dovrà per forza di cose passare in secondo piano. Però l'inchiesta non muore".

Ci sono anche altre procure che si stanno occupando del calcioscommesse. Com'è il rapporto con loro?

"Ma guardi non lo so. La Procura di Bari non mi ha detto niente... ho avuto un contatto con loro circa un mese fa e più o meno ho un'idea di che cosa si stanno occupando. Da lì in poi hanno preso diverse iniziative autonome senza chiedere il mio parere. Loro vanno avanti per la loro strada, io per la mia. Credo che Bari si occupi più che altro della collusione con la criminalità di stampo mafioso. Invece io mi occupo di cose molto precise, legate alle partite truccate".

Lei ha detto che Cristiano Doni dovrebbe collaborare di più. In che senso?

"Doni non ha tenuto un atteggiamento del tutto collaborativo. Ha parlato solo dopo essere stato arrestato e non sempre è stato chiaro. Non è la perfezione nel senso del rapporto con noi, ecco".

Quindi si può dire che l'unico che sta collaborando è Masiello?

"Non c'è nessuno che sta collaborando davvero, neanche Masiello. Sì, ci sono alcuni che hanno atteggiamenti collaborativi ma non fino in fondo".

Però si dice che il verbale dell'interrogatorio di Masiello sia stato secretato proprio perché il calciatore ha fatto nomi di persone e società...

"Sì, è vero però questo non vuol dire niente. Si possono fare nomi senza stare davvero collaborando".

A quando azioni per quanto riguarda i nuovi indagati?

"Ma, adesso non saprei che cosa dire. C'è l'iscrizione, poi si procede a tutto il resto. Di certo però non posso dire ora quello che succederà".

Sulla posizione degli "zingari" si stanno facendo passi avanti?

"Speriamo, speriamo. La rogatoria è stata fatta, ora ci dovrebbero mandare i verbali".

In queste ore il procuratore sportivo Stefano Palazzi viene a Cremona a prendere le carte dell'inchiesta. In che modo pensa dovrebbe agire la giustizia sportiva, non conviene che metta da parte la fretta di arrivare a un giudizio?

"Questi sono problemi di Palazzi. Non so come vogliano agire, sicuramente questo è un argomento molto chiacchierato, dove le notizie girano alla svelta".

Davvero le scommesse nel calcio sono un fenomeno diffuso? E a che momento siamo dell'inchiesta?


"Sicuramente è un fenomeno diffuso. L'epilogo di questa vicenda è ancora lontano. Non siamo più all'inizio ma siamo ancora lontani dalla fine".
 
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