Mondiali 2014 - Lippi "Voglio solo una Nazionale", L'ex ct azzurro parla a 360° di futuro, mercato e scudetto, facendo i complimenti ai colleghi che in questo momento stanno animando il campionato italiano

« Older   Newer »
  Share  
Welcome Back Caceres
view post Posted on 30/1/2012, 19:16     +1   -1




Marcello Lippi non allenerà mai più una squadra di club.A dichiararlo è stato lo stesso ex commissario tecnico della Nazionale italiana, a margine di una sua lezione al Master Universitario in Sport Management, marketing e sociology all'Università Bicocca di Milano.
MAI PIU' CON UN CLUB -"Ho ricevuto tante proposte, però ho deciso di rifiutare quelle provenienti da squadre di club. Aspetto che arrivi un'offerta da una Nazionale che mi piaccia per poter fare un'ultima esperienza in panchina - ha spiegato - L'Italia ovviamente no, visto che l'ho già gestita due volte, accetterei invece l'offerta di una nazionale ambiziosa e che abbia un progetto serio. L'ideale sarebbe avere due anni di tempo per preparare il Mondiale. "Europea? Anche Asia, non ha importanza, contano solo il progetto e le ambizioni".
IL FUTURO DI TEVEZ - Marcello Lippi alla sua 32esima visita ad un ateneo italiano, ha espresso il suo giudizio anche sull'oggetto del desiderio di Milan e Inter, Carlitos Tevez. "Non ho la più pallida idea se Tevez arriverà in Italia oppure no. Sono valutazioni che tante squadre fanno, salvo poi dover fare i conti con le casse e con i portafogli, ma non so se possa servire di più al Milan, piuttosto che all'Inter o al Paris Saint Germain. Ho l'impressione però che sia più facile che vada in una squadra straniera". E' difficile fare gruppo con un giocatore con il carattere di Tevez? "Non lo conosco e quindi non posso giudicarlo da questo punto di vista".
LUIS ENRIQUE, CONTE, ALLEGRI E RANIERI - L'ex ct della Nazionale ha poi esaltato le doti dei colleghi che attualmente si stanno contendendo il campionato italiano. "Conte, Allegri e Ranieri sono tre allenatori di qualità e sono convinto che alla fine, per lo scudetto, avrà la meglio uno dei tre. Ma in questa prima metà di campionato l'allenatore che mi è piaciuto più di tutti è stato Luis Enrique. Mi piace lui e mi è piaciuta tanto anche la società che giustamente, con un presidente nuovo, dirigenti nuovi, giocatori nuovi e una filosofia di gioco nuova, ha lasciato il tempo all'allenatore, anche lui nuovo, di poter dare la propria impronta alla squadra. Infatti era impensabile che filasse tutto liscio dall'inizio. Lo hanno accompagnato, lo hanno difeso, lo hanno protetto, gli sono stati accanto, molto probabilmente perché questa persona se lo meritava. Mi piace molto come sta lavorando, come si esprime e come gioca la sua squadra".
Una parola anche su Conte, che in molti hanno indicato come l'allievo prediletto di Lippi: "Molto spesso è stata accostata la Juve di Antonio alla Juve mia. In realtà la Juventus ha sempre avuto la caratteristica di essere una squadra tosta, grintosa, che non molla mai. Però il fatto che lui sia stato un mio giocatore ha creato questo accostamento. Antonio sta lavorando benissimo soprattutto dal punto di vista psicologico. La squadra non vedeva l'ora di lavorare con queste sensazioni. Ma sarebbe diminutivo ridurre tutto al fatto psicologico perché la squadra ha la sua chiara fisionomia di gioco, l'equilibrio giusto tra i diversi giocatori e sta giocando molto bene".
"Non è prematuro parlare dello scudetto - conclude Lippi - Loro forse non ne vorranno parlare, ma una squadra che vincendo domenica può laurearsi campione d'inverno non può non pensare allo scudetto".
 
Top
0 replies since 30/1/2012, 19:16   10 views
  Share