Nessuno tocchi i campioni del mondo

E' successo un'altra volta. E i danni d'immagine nessuno li potrà mai quantificare. Perché nessuno ne pagherà mai le conseguenze e il prezzo non potrà mai essere stabilito con certezza. Vi ricordate della scorsa estate quando apparvero i titoloni su Totti e De Rossi presunti implicati nel tourbillon di calcio, scommesse e partite truccate? E' successo di nuovo. Poche ore prima del cenone di San Silvestro è deflagrata la bomba. Cannavaro (il fratello Fabio ex pallone d'oro), Buffon e Gattuso sono malati di scommesse e ne hanno combinate di tutti i colori. Parole e musica (esibizione in realtà offerta in forma privata e poi spiata) di Nicola Santoni, un carneade diventato famoso per farsi i soldi con le partite taroccate.
Esattamente come era successo l'altra volta per i capitani presenti e futuri della squadra giallorossa, secca la smentita il giorno dopo sia da parte dell'intercettato (che evidentemente si era dato anima, corpo e coraggio alle millanterie) che dei pm. Ma questo gioco ha un senso? Voglio dire, è normale pubblicare le intercettazioni di uno con i guai fino al collo che per pompare la sua reputazione di aggiustatore di partite mette in mezzo i personaggi più famosi del calcio italiano? Sarebbe pure normale se i giornalisti avessero tutti il buon senso di confezionare i titoli come si deve e se tutti i lettori avessero gli strumenti cognitivi e la buona volontà per leggere gli articoli interamente e approfonditamente invece che i soli occhielli e catenacci.
Qual è il problema, mi chiederete voi. Il problema è che per 24 ore Buffon, Cannavaro e Gattuso sono stati al centro di strisciate in tempo reale sui tg acca ventiquattro, di servizi sullo scandalo del calcio scommesse in ogni tg nazionale e di titoli a diciotto colonne sui quotidiani nazionali e locali (oltre che una buona fetta di quelli esteri, compresi i siti internet che ormai la carta stampata se la mangiano a colazione). Il tutto con una leggerezza quasi comica, magari aggiungendoci semplicemente un minuscolo punto interrogativo che dovrebbe rendere al fruitore della notizia la sensazione di una cosa ancora tutta da accertare e da verificare.
Il signor Nicola Santoni, di professione ex preparatore dei portieri del Ravenna, si è dovuto precipitare a rettificare le sue intercettazioni. Roba da pazzi. Pensate un po' se vi intercettassero mentre raccontate a vostra sorella che vostra suocera è una pazza scatenata. La smentita è d'obbligo, ragazzi, ma è anche patetica. Non perché Santoni avesse detto la verità sui tre campioni del mondo, ma semplicemente perché chiunque abbia un minimo di senso critico non avrebbe bisogno di questa smentita (peraltro rafforzata addirittura dal pm). Ma finché si continueranno a sparare titoloni al discount per gente affamata solo di quelli e di qualche occhiello sintetico, non potrà che andare sempre peggio. E intanto una nuova stagione di calcio scommesse è solo agli inizi. Quando fate le vostre puntate, cercate di calcolare anche il fattore tarocco. Se potete.