"ARRESTI SONO UN PUNTO DI PARTENZA", PM di Cremona: "Non c'è solo l'Italia"

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view post Posted on 19/12/2011, 23:59     +1   -1


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"Le 17 ordinanze di custodia cautelare non sono un punto d'arrivo, ma una base di partenza". Con questa premessa il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, ha spiegato lo sviluppo delle indagini sul calcioscommesse. "L'associazione rivestiva caratteristiche transnazionali e in Occidente non è coinvolta solo l'Italia". A Doni invece non sono stati contestati nuovi episodi di combine, ma "un pericoloso intervento di inquinamente probatorio".

"Per le indagini - spiega il pm Di Martino - è stata fondamentale la collaborazione di forze di poliza estere come Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quel che riguarda gli italiani sono stati arrestati mentre per quelli che sono all'estero è più difficile". Il problema però non riguarda solo il calcio italiano ha chiarto il procuratore. "Ci sono stati dei rapporti di Polizia che ci consentono di appurare che il problema c'è anche in Germania, in Svizzera, in Croazia e in altri paesi. In Finlandia è stata eseguita un rogatoria su un signore di Singapore, già condannato a 5 anni in Germania, che ci ha permesso di capire com'era strutturata l'organizzazione. Ai vertici ci sono uomini di Singapore che manovrano denaro contante. Poi vi sono gli azionisti sparsi per il mondo".

Un altro tentativo di combine è stato fatto anche di recente con "gli zingari" che costituivano il braccio destro in Italia dei vertici a Singapore. "E' stato possibile constatare la presenza di questi uomini in Italia nel mese di novembre e nel settembre c'è stato un tentativo di manipolazione di una partita di coppa Italia che si sarebbe giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. Le somme che venivano investite erano dai 500 a 1, milioni di euro - continua Di Martino - questi soldi venivano ripartiti tra i vari membri e anche coloro che non avevano partecipato alla manipolazione ricevevano una quota della somma". Infine ecco le modalità della combine: "I cosidetti zingari occupavano l'albergo dove si trovava la squadra ospite, prendevano contatti con i giocatori da corrompere, quindi veniva mandato un soggetto a vedere la partita e questo raccontava dell'andamento del match perché le giocate avvenivano online".

"Le 17 ordinanze di custodia cautelare - conclude Di Martino - si sono rese necessarie perché i tentativi di manipolazione erano ancora in atto con riferimento specifico anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. La combine non andò in porto. Qualche tempo prima dell'incontro, infatti, un giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall'ex calciatore Alessandro Zamperini il quale gli aveva offerto 200mila euro perché, con altri compagni, manipolasse la partita. Il giocatore del Gubbio aveva opposto un netto rifiuto e si era rivolto alla giustizia sportiva. Gli agenti di polizia l'hanno quindi sentito in un secondo tempo e questo è uno degli elementi a carico di Zamperini, anch'egli arrestato".
 
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