La favola del Bayern è già finita?

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Vucinicfaccisognare
view post Posted on 20/11/2011, 13:26     +1   -1




È passata mezz'ora dalla fine della partita: gli addetti al campo sistemano le zolle sollevate nel corso del match, gli stuart buttano via qualche cartaccia e una tifosa del Borussia si aggira tra i seggiolini della tribuna nord cercando qualcosa che evidentemente le è caduto a terra durante i 90 minuti, e che non troverà mai. L'Allianz Arena è avvolta in un silenzio surreale, reso ancor più spettacolare dalla coltre di nebbia che forma praticamente un tetto d'umidità una cinquantina di metri sopra il manto erboso, a causa del gelo piombato su Monaco proprio nelle ultime 24 ore.
Finisce così il ciclo magico del Bayern, ironicamente con lo stesso risultato con cui era iniziato: 0-1 contro il Borussia Mönchengladbach lo scorso 7 agosto, 0-1 questa volta contro il Borussia Dortmund campione in carica; nel mezzo una striscia di 15 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta in una partita pazzesca ad Hannover: quello era stato un colpo a vuoto, questa volta è diverso.

BAYERN: SCHWEINSTEIGER-DIPENDENZA?

Fin dai primi minuti la sensazione sugli spalti è stata quella di un Borussia superiore, più fresco, più aggressivo. Nel primo quarto d'ora i gialloneri come al solito hanno pressato come dei pazzi e il Bayern, passata la paura, quando si è trovato il pallino del gioco in mano non ha saputo sfruttarlo a dovere a causa della mancanza dell'unico leader reale della squadra, Bastian Schweinsteiger. Perché Ribery e Robben (quando è al 100%...) sono due fuoriclasse assoluti, ma senza il motore del centrocampo lì in mezzo risultano quasi fini e sé stessi e pian piano si innervosiscono, chi lamentandosi e commettendo falli inutili (Robben) e chi caricandosi di troppe repsonsabilità, per poi sprecare i due match-point che avrebbero raddrizzato la gara almeno nel punteggio (Ribery). Lo si era visto nell'ultima parte del match contro il Napoli e lo si era notato di nuovo anche ad Augusta: il Bayern senza Schweinsteiger ha una marcia in meno, e sarà così fino a gennaio.


BORUSSIA: IL COLLETTIVO RITROVATO

Le difficoltà bavaresi non devono nascondere però la crescita esponenziale del Borussia Dortmund di Klopp, che aveva iniziato la stagione con una serie di risultati deludenti e un gioco macchinoso e lontano dagli standard della squadra eccezionale che ha dominato l'ultima stagione in Bundesliga. Ebbene, quella squadra è tornata. È tornata da quando Klopp ha deciso di non poter sostituire Sahin con un giocatore dalle caratteristiche simili (Gundogan ora è già tanto se va in panchina) e ha puntato quindi su un centrocampo magari meno tecnico ma con grande rapidità e aggressività. Götze e Lewandowski poi hanno fatto il resto, ma non si tratta solo di loro, i due terminali offensivi principi, perché probabilmente il Borussia è la squadra che più di tutte in Europa ha bisogno del collettivo più che dei singoli. Da Weidenfeller a Grosskreutz, passando per quello Sven Bender che ovunque ti giri te lo trovi davanti.


Sono quasi le 10 di sera quando Klopp sfila via nella zona mista dell'Allianz Arena con un'espressione quasi assente, come se avesse vinto contro l'Unterhaching (con tutto il rispetto per la terza squadra di Monaco). Qualche metro più in là, però, il sorriso di Mario Götze tradisce il vero stato d'animo giallonero: il trionfo di Monaco non ha regalato al Borussia solamente 3 punti, ma la convinzione di potercela fare, di poter battere anche quest'anno il Bayern, non solo in una partita ma in 34.

Il pullman giallonero sgattaiola via nella nebbiolina bavarese e la mente prova già a concentrarsi sulle prossime delicatissimne sfide di Champions, Bayern-Villarreal e Arsenal-Dortmund. Non è possibile però, perché le emozioni della battaglia dell'Allianz Arena scorrono ancora dentro la testa come cascate: la favola del Bayern imbattibile è finita e la Bundesliga è tornata ai suoi standard, quelli di un campionato equilibratissimo in cui ogni punto va conquistato con i denti.

di Luca Stacul (su Twitter @LucaStacul alcune foto direttamente dall'Allianz Arena)



PS: Proprio a dimostrazione di quanto la Bundesliga possa essere equilibrata anche ad altissimi livelli, non si può non segnalare che il weekend tedesco è stato caratterizzato da due risultati non proprio sorprendenti ma eclatanti (tralasciando la triste storia relativa a Babak Rafati): lo Schalke 04 ha espresso tutto il potenziale offensivo del trio Huntelaar-Raul-Holtby nel 4-0 sul Norimberga e soprattutto Marco Reus ha demolito da solo il Werder Brema: il fenomeno 22enne del Mönchengladbach ha realizzato una tripletta nel 5-0 con cui il Borussia ha stracciato la squadra di Schaaf, rimanendo al secondo posto in classifica accanto al Dortmund. Questo è un ragazzo da tenere d'occhio con grande attenzione.

PPS: Mi scuso personalmente con gli appassionati di calcio tedesco per non aver avuto la possibilità di seguire Bayern-Borussia con il classico commento live. Purtroppo è stato impossibile a causa di un problema tecnico: succede anche in Germania...

 
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