Dani Alves (N.20), Il terzino ha aiutato il Barcellona a vincere altri due trofei ed è il prossimo nel nostro conto alla rovescia dei migliori 50 giocatori al mondo nel 2010-11, arrivato alla top 20.

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FuriaCeca_Pinturicchio
view post Posted on 9/8/2011, 11:14     +1   -1




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La deludente sconfitta del Barcellona contro il neopromosso Numancia il 31 agosto 2008 è sembrata allora un momento da dimenticare per i tifosi blaugrana, ma ha segnato l'inizio dell'era più memorabile nella storia moderna del club catalano. Quella notte Pep Guardiola ha fatto il suo debutto casalingo come allenatore del Barça, e, lasciandosi alle spalle l'esordio sfavorevole, ha conquistato poi uno storico treble di titoli, vincendo la Liga, la Coppa del Re e la Champions League, i primi passi sulla strada per costruire una delle squadre di maggior successo di tutti i tempi.

E uno dei giocatori chiave di quella squadra ha una storia che scorre parallela a quella di Pep Guardiola come allenatore del club catalano. Anche quel giocatore ha debuttato contro il Numancia e da allora è diventato il migliore al mondo nel suo ruolo. Quel giocatore è Dani Alves.


"Dani ci porta uno speciale dinamismo, fisicità e abilità. Ma la cosa più incredibile è la sua capacità di cambiare una partita. Lui ha tutto."


- Il Direttore Sportivo del Barcellona Andoni Zubizarreta


Prima di trasferirsi al Barcellona, Alves ha giocato in quel magnifico Siviglia che ha vinto la Coppa Uefa nel 2006 e nel 2007. Pur non essendo mai stato un prolifico goleador, e umiliando sempre numerosi attaccanti ogni stagione, il brasiliano rappresentava la principale minaccia offensiva andalusa, pur agendo da terzino destro.

Alves ha messo insieme rispettivamente 19 e 18 assist nelle ultime due stagioni nel Sud della Spagna, e ha continuato con la stessa vena al Camp Nou, siglando il record in carriera di 20 in 54 presenze nella scorsa anno.

Il MOMENTO DELLA STAGIONE

 LA LIGA
BARCELLONA 2-1 GETAFE
Alves ha calciato in semi-rovesciata con l'esterno del piede destro, e il pallone si è insaccato all'incrocio dei pali, dando così al Barcellona una vittoria importante a Marzo. Nell'esultanza ha mostrato i muscoli e baciato il tatuaggio sul bicipite di fronte alla folla del Camp Nou che approvava.


Alla fine della sua seconda stagione, Dani ha fatto parte della squadra che ha visto svanire le speranze di rivincere la Champions League con una sconfitta in semifinale contro l'Inter, che avrebbe poi vinto la competizione. Lui ha anche visto i rivali dell'Inter prendersi gli applausi e il suo connazionale Maicon essere votato difensore di club dell'anno dall'Uefa e essere nominato nell'undici ideale della Fifa in quella stagione. La forma di Maicon gli ha permesso di prendere il posto di Alves come terzino nel Brasile, e gli ha anche consentito di trovar posto nella squadra All-Star della Coppa del Mondo in Sudafrica.

Un anno dopo però, i ruoli si sono invertiti. Mentre la stella di Maicon si spegneva, l'ascesa di Alves non dava alcun segno di interruzione. Il terzino destro del Barcellona gioca molto alto nel modulo di Guardiola, agendo come una sorta di ala e sostenendo l'attacco; Alves sulla destra dà vita a delle splendide triangolazioni con Lionel Messi e Pedro. Con il gran ritmo, la potenza, la forza, le eccellenti capacità tecniche e il tiro esplosivo, il brasiliano è un giocatore moderno completo.

Quattro goal e 20 assist in 54 partite sono la riprova del ritorno ad alti livelli di Dani Alves, sebbene rimangano dei punti interrogativi sulla solidità del brasiliano in difesa. Alves ha maldestramente concesso un rigore a Marcelo - anche se poi pare che quest'ultimo si sia tuffato - nella gara di inizio aprile al Bernabeu contro il Real Madrid, e ha destato polemiche con le sue sceneggiate in campo nella serie di quattro Clasicos con i rivali eterni del Barça.

In termini puramente calcistici, Alves ha tuttavia confermato il suo status di miglior terzino destro in fase di costruzione del gioco, dando una dimensione diversa a quello del Barcellona sotto la guida di Guardiola. Ha incontrato delle difficoltà nell'ultima Copa America, non riuscendo a convincere nelle prime due partite e perdendo il posto da titolare nel quarto di finale che è costato l'eliminazione al Brasile di Manu Menezes, ma molte delle più grandi stelle, compreso il suo compagno al Barcellona Lionel Messi, hanno profondamente deluso nella competizione continentale.


"In termini puramente calcistici, Alves ha tuttavia confermato il suo status di miglior terzino destro in fase di costruzione del gioco, dando una dimensione diversa a quello del Barcellona sotto la guida di Guardiola."



Ritenendo di essere pagato poco dal Barcellona, Alves stava considerando seriamente il suo futuro in squadra a breve termine, sostenendo a mezzo stampa che avrebbe lasciato il club se non avesse avuto uno stipendio più alto. Comunque alla fine è stato raggiunto un nuovo accordo, e il direttore sportivo Andoni Zubizarreta ha espresso la sua soddisfazione dicendo: "Lui gioca con un'intensità che non ha nulla a che vedere con le tattiche, ma più con lo spirito. Alves ha tutto. Abbiamo esaminato il mercato e ci siamo resi conto che non c'è nessuno come lui, è unico nel suo ruolo".

E' un giudizio equo: non c'è davvero nessuno come Alves nel suo ruolo - e i tifosi del Barcellona saranno molto felici di averlo ancora in squadra nelle prossime quattro stagioni. Ora Numancia sembra davvero molto lontana.


 
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